Presso il Centro Diurno/Semiconvitto le attività più specificatamente riabilitative, d'integrazione sociale e di supporto all'inserimento lavorativo, hanno una forte caratterizzazione che si rifà al concetto tradizionale della "Terapia Occupazionale". In questa accezione, la Terapia Occupazionale, è intesa come apprendimento di abilità attraverso "il fare" e, grazie all'organizzazione soprattutto di esperienze laboratoriali ha per scopo il superamento delle limitazioni presentate dal soggetto nella vita quotidiana. I laboratori attivi presso la struttura semiresidenziale seguono due indirizzi operativi:
- laboratori con valenza artigianale - educativa;
- laboratori con valenza espressiva.
L'organizzazione di mostre mercato dei prodotti artigianali, tenute nei Comuni di Portici, di Ercolano e in luoghi significativi, costituisce uno degli strumenti più importanti per stimolare gli adolescenti e giovani adulti ospiti della struttura all'impegno e all'attualizzazione delle proprie potenzialità ed è un'occasione per diffondere nel territorio la cultura dell'integrazione e della solidarietà.
Funzionale all'integrazione e all'inclusione sociale è poi la partecipazione corale alle tante manifestazioni teatrali e folkloristiche che si svolgono durante l'anno, realizzate nel teatro della Fondazione, presso altre strutture del territorio, all'aperto, in occasione di ricorrenze particolari: Natale, Carnevale, Festa della Primavera, Arrivederci Estate. Con le stesse finalità sono organizzate periodicamente visite guidate, gite, escursioni e , con cadenza annuale, soggiorni in località marine e montene.
Anche le attività sportive sono parte integrante delle iniziative del Centro Diurno/Semiconvitto. Per le attività sportive esiste nella Fondazione un'associazione affiliata alla FISD, che partecipa a campionati regionali e naziole ed organizza tornei interistituzionali.
Il laboratorio polivalente essendo destinato ad utenti con livello di compromissione cognitiva, motoria o psichica rilevante, ha una caratterizzazione più ampia e generale. Al suo interno infatti non è presente una singola “linea produttiva” ma, in rapporto alla specificità dei singoli ospiti, si realizzano lavori in ceramica, carta pesta, gesso, stoffa, lana, filo, nonché mosaici e pacthwork.
Una giornata tipo del gruppo prevede il momento dell’accoglienza all’arrivo, nel corso del quale viene sollecitato il racconto degli avvenimenti del giorno precedente allo scopo di favorire la connessione cronologica delle esperienze istituzionali e la socializzazione delle stesse.
Seguono le attività di autonomia personale e successivamente le attività laboratoriali vere e proprie.
Prima del pranzo e dopo aver provveduto al riordino di strumenti e materiali, gli ospiti si dedicano ad attività a carattere ricreativo che comprendono giochi da tavolo e ascolto della musica.
“…in questo laboratorio giochiamo, facciamo i lavoretti
con la carta, i libretti con la carta, le scatole ricoperte con la carta colorata.
Poi vendiamo i lavori e andiamo a mangiare la pizza…”
Pinuccio
“…qua facciamo tutto, le scatole, avvolgiamo le stelle filanti
con la colla e facciamo i lavoretti, facciamo il puzzle (mosaico) con il Vesuvio.
E’ bello fare queste cose…”
Maurizio
Il laboratorio polivalente ad indirizzo psicomotorio accoglie adulti con gravissime compromissioni neuropsichiatriche e importanti limitazioni delle autonomie personali.
L’obiettivo principale posto per il gruppo è il “fare condiviso”, che per essere attuato prevede tre momenti salienti nel corso delle giornate.
Si tratta di un laboratorio che accoglie soggetti di entrambi i sessi con diversi livelli di compromissione. L’impiego di materiali semistrutturati e naturali consente a ognuno di inserirsi in una o più fasi del processo di lavorazione funzionale. Si parte da operazioni semplici quali la classificazione del materiale, la pulitura, la lucidatura e la coloritura sino alla realizzazione di oggetti quali coni, rami decorativi, calamite, portarotoli, lettere e piantine di legno.
“… ho fatto un cestino, ho levigato le lettere.
Mi piace anche giocare a palla, ascoltare la musica.
Noi socializziamo con i giochi…”
Marco
Il laboratorio di pelletteria accoglie soggetti che manifestano capacità di progettazione, di operatività autonoma ed anche di propositività sia relativa all’attività propria del laboratorio che alla routine quotidiana.
Vengono realizzati prodotti in cuoio e pelle di differente livello di complessità che consentono a tutti di ricoprire un ruolo “produttivo”.
“…facciamo le borse, lavoriamo la pelle o il cuoio.
Facciamo anche lavori con pelle e cuoio insieme.
Tutte queste cose le facciamo per fare la mostra mercato…”
Maurizio
“… faccio i disegni sulla pelle poi taglio, faccio i buchi,
poi metto i corallini e poi passo l’ago.
I lavori li faccio per venderli alla mostra…però non so quando…”
Salvatore
Gli ospiti del laboratorio di carta riciclata hanno un’età media di 24 anni e buone capacità operative.
Il processo del riciclo della carta è complessivamente semplice. Tuttavia, il prodotto finale quando deve essere impiegato in maniera più funzionale (partecipazioni di nozze, biglietti di auguri, ecc.), necessita di essere ulteriormente “lavorato” attraverso passaggi più complessi, che vanno dalla impaginazione a computer del testo scritto, alla stampa e alla rilegatura delle buste.
“…facciamo carta riciclata, cioè prendiamo la carta vecchia
e la ricicliamo. Facciamo anche gli esperimenti…la carta
con il caffè, con il tè, con i fiori perché a noi ci piace cambiare.
Facciamo tutte queste cose perché ci appassionano.
Ci piace. Mi piace…”
Gaetano
“…in questo laboratorio facciamo la carta riciclata.
Facciamo un’esperienza bella, è la prima volta che faccio
queste cose, prima ho fatto solo i cartelloni.
Così imparo l’autonomia…”
Nicolas
Il gruppo ad orientamento artigianale è costituito da ospiti di entrambi i sessi la cui età media è di 26 anni. L’integrazione sociale, lo sviluppo di relazioni amicali, la mutualità e la condivisione sono alcuni degli obiettivi che il laboratorio persegue. L’attività lavorativa segue due distinti filoni. Uno orientato alla creazione di gioielli (orecchini, bracciali, anelli e collane con Swarovski, coralli, pietre e argento), che richiedono precisione manuale e perseveranza al compito; l’altro teso alla realizzazione di contenitori, cornici e album fotografici spesso in collaborazione con il laboratorio di ricamo e maglieria. La lavorazione del filo consente inoltre di realizzare portacellulari e inserti decorativi.
“…facciamo braccialetti, scatoline, buste di carta, album delle fotografie...”
Eduardo
“…qui facciamo la bijotteria. Quando faccio queste cose mi piace…”
Maria
In questo laboratorio gli ospiti sperimentano la tecnica del decoupage su vari materiali dal legno, al vetro, alla latta, alla terracotta. Il decoupage è una tecnica decorativa caratterizzata da una notevole semplicità di esecuzione, che può essere utilizzata anche da persone con difficoltà funzionali significative. Si realizzano vasi, centrotavola di vetro, campanelle di terracotta, quadretti, tegole decorate e palline in plexiglass in occasione del Natale.
Il laboratorio, inoltre, confeziona bomboniere su commissione.
“…facciamo il decoupage per le bomboniere per qualcuno
che si sposa, che si fa la cresima o che si laurea.
Si prende un piatto grande, poi si mette il disegno sopra,
poi si taglia con le mani, si passa la colla, si lascia asciugare,
si mette la carta di riso e poi passo la vernice finale.
Poi alla fine lo portiamo a Marco (un terapista)
che lo mette nel forno e lo fa asciugare un
po’ così se si lava non si sciupa…”
Rosaria
E’ un laboratorio “trasversale” che accoglie, due volte a settimana, soggetti provenienti dai gruppi base, divisi per livello di abilità.
Ha un’importanza particolare nella nostra organizzazione in quanto permette di sviluppare la conoscenza dei principali strumenti informatici e di potenziare o mantenere attive competenze accademiche di tipo logico e di problem solving.
In questo laboratorio si lavorano la lana, il filo, il cotone, la juta e si svolgono attività di ricamo.
Si tratta di attività che richiedono molta attenzione e una manualità particolarmente sviluppata.
I prodotti che le ospiti realizzano con la lana sono: cappellini, sciarpe, maglioni e tovaglie
Vengono poi ricamati centrini e bavette anche in occasione di particolari eventi come nascite, comunioni, matrimoni o compleanni.
“…nel nostro laboratorio facciamo taglio e cucito e la lana.
Facciamo i lavori per tenerci in attività e perché quando
siamo nei laboratori stiamo bene.
Il ricamo mi fa sentire bene.
Con i soldi guadagnati della nostra fatica andiamo
a fare le passeggiate…”
Anna
“…Nel laboratorio si lavora, si imparano tanti lavoretti
simpatici e carini per i neonati, matrimoni e comunioni.
Imparare insieme è meglio per superare i momenti di difficoltà.
Bisogna avere la calma per superare le difficoltà e imparare…”
Laura
La musicoterapia mira a sviluppare le potenzialità e/o ripristinare le funzioni dell’individuo in modo che questi possa raggiungere una migliore integrazione intrapersonale e interpersonale per una migliore qualità della vita. Inoltre ricerca canali comunicazionali alternativi a quello verbale e promuove la creatività individuale mediante attivazioni sonoro-musicali libere e guidate.
Nel laboratorio gli ospiti sono impegnati in attivazioni sonoro-musicali e in repertori di canto corale nonché in attività espressive e teatrali.
L’attivazione sonoro-musicale prevede l’impiego di strumenti quali tastiere, chitarra, lettore cd e strumentario Orff (tipo terapia).
“…qui cantiamo, facciamo movimenti con il corpo ascoltando
la musica e suoniamo…”
Eduardo
“…facciamo il rilassamento con la musica e cantiamo…”
Lorenzo
“…dipingiamo anche con la musica…”
Flora
“…componiamo le canzoni, facciamo uscire le nostre sensazioni.
Io ho fatto una canzone su mio nonno…”
Anna
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