Negli ultimi anni un numero crescente di persone e famiglie, a causa dei rapidi mutamenti economici e sociali, non riesce ad accedere tempestivamente alle cure o a sostegni sociali né a servizi di tutela, trovandosi così a vivere esperienze di sofferenza e profondo disagio.
La Fondazione Istituto Antoniano, ispirandosi alla propria mission, ha promosso una serie di Progetti solidali per aiutare i più deboli e svantaggiati ad affrontare queste drammatiche difficoltà. La parola che meglio può identificare le nostre iniziative è Prossimità, che non va intesa come semplice assistenza centrata sul bisogno, ma come pratica attiva focalizzata sulla Persona portatrice di quello specifico bisogno. Per noi, farsi prossimi, significa impegnarsi in prima persona, mantenere un’attitudine empatica all’ascolto dell’altro, ispirarsi ad cultura della cura con elementi valoriali ed umanizzanti, promuovere in ogni momento e in ogni luogo la dignità della persona umana.
La realizzazione dei nostri progetti è resa possibile grazie all’impegno diretto dei professionisti e volontari della Fondazione Istituto Antoniano ma, soprattutto, all’aiuto economico ricevuto da cittadini, amici, benefattori, che credono nelle nostre iniziative e desiderano sostenerle.
I tempi di accesso alle prestazioni sanitarie in regime di convenzione (a totale carico del Sistema Sanitario Regionale) sono troppo spesso incompatibili con le esigenze di cura di bambini e adulti che soffrono di gravi disabilità e non possono permettersi di pagare di tasca propria i trattamenti. E’ drammatico per un genitore, ad esempio, ricevere la diagnosi di Autismo o di altro disturbo dello sviluppo di un figlio e non poter accedere immediatamente agli interventi riabilitativi a causa delle lunghe liste d’attesa, logorandosi nella consapevolezza che iniziare subito una terapia sarebbe cruciale, perché potrebbe modificare l’evoluzione della malattia.
L'iniziativa Adotta un bambino speciale ha la finalità di consentire a bambini con gravi disturbi dello sviluppo di fruire di interventi riabilitativi grazie al sostegno economico offerto da “altri” ovvero da persone che, con generosità, vogliono direttamente coprire i costi del trattamento riabilitativo.
Per le peculiarità di questo tipo di intervento, le donazioni vanno elargite in misura tale da garantire almeno il pagamento di un ciclo riabilitativo. Di qui il nome dell’iniziativa, che intende sottolineare il senso del “prendersi carico” in modo più completo e responsabile di un bambino in difficoltà.
Le problematiche legate al disagio adolescenziale si impongono per la loro crescente diffusione e attualità. Fenomeni come il bullismo, le condotte violente, le dipendenze, gli attacchi al corpo, creano nuovi e preoccupanti scenari che colpiscono e coinvolgono in maniera crescente le famiglie e gli operatori dei servizi pubblici e privati.
In tale contesto, la Fondazione ha inaugurato lo Sportello Adolescenti, che si pone i seguenti obiettivi:
- Offrire uno spazio di ascolto e confronto al fine di individuare ed approfondire tematiche conflittuali e le soluzioni difensive prevalenti in ogni situazione clinica.
- Fornire un aiuto psicologico tempestivo che consenta all’adolescente di riavviare il processo di crescita e di individuazione, evitando se possibile, il rischio di una strutturazione dei sintomi in modalità patologiche.
- Proporre una risposta terapeutica flessibile e diversificata in base ai bisogni individuali emersi nel corso della consultazione.
Lo stato di salute delle famiglie costituisce uno degli indicatori principali del livello di benessere della società. Tuttavia, pur riconoscendo la sua centralità attraverso misure di tutela messe in campo dalle istituzioni pubbliche, la famiglia è sempre più preda delle conseguenze della crisi economico-sociale e vive al suo interno situazioni di diffuso malessere, che investono di frequente la dimensione della salute mentale e psicologica.
Lo Sportello famiglie nasce come spazio di accoglienza presso cui le persone e le famiglie possono trovare supporto e consulenza rispetto a problemi o difficoltà di natura psicologica, difficoltà relazionali e di coppia, problemi educativi relativi ai propri figli.
Per le persone con disabilità la famiglia costituisce senza dubbio il punto di riferimento principale. Il sostegno della famiglia, tuttavia, può venir meno in ogni momento: anche i genitori invecchiano, si ammalano, muoiono. Il rischio è che si finisca con il ricercare una soluzione improvvisate di accoglienza nel momento di emergenza e di crisi, quando cioè la persona disabile si trova improvvisamente priva di ogni sostegno e, per di più, in una condizione di particolare fragilità emotiva e psicologica connessa al lutto.
La Fondazione, intendendo offrire un orizzonte concreto sia alle famiglie che cercano una soluzione al “dopo di noi”, sia a quei genitori che per motivi diversi hanno la necessità di allontanarsi temporaneamente da casa e trovare una struttura idonea ad ospitare i loro figli disabili, ha realizzato una casa famiglia, Casa del Sole, in grado di ospitare fino a 9 adulti con disabilità, 24 ore su 24, per 365 giorni l'anno.
Lo sforzo quotidiano è quello di creare un contesto di accoglienza improntato ad uno stile comunitario in cui si dà valore alla soggettività, viene sollecitata la capacità di autodeterminazione, sono privilegiati le esigenze relazionali, affettive e, possibilmente, il legame con la rete familiare.
La vocazione della Fondazione all’assistenza e alla cura e la presenza al proprio interno di specifiche competenze nel campo della riabilitazione, hanno generato nuove prospettive di solidarietà a favore di chi esprime bisogni sanitari in contesti particolarmente poveri al di fuori del nostro Paese. Questa nuova esigenza si incarna nell’impegno umanitario della Fondazione, portato avanti dal 2016 con il Progetto “Izeremwana” (letteralmente “Una speranza per i bambini”), in Rwanda.
Il progetto prevede la formazione, il supporto sanitario e tecnico sul campo per gli operatori locali, la costruzione di un Centro di riabilitazione specializzato nella cura delle disabilità congenite e acquisite.
Puoi sostenere i Progetti Solidali della Fondazione Istituto Antoniano con una donazione su conto corrente bancario intestato a: Fondazione Istituto Antoniano, Via Madonnelle 15 - Ercolano (NA) IBAN: IT38G0335901600100000162195 Indica una delle seguenti causali: -Adotta un bambino speciale -Sportello famiglie/Sportello adolescenti -Casa del Sole N.B.: Nel caso si voglia aderire all'iniziativa ''Adotta un bambino speciale'' la donazione potrà essere effettuata con il versamento di quote corrispondenti ad uno o più cicli riabilitativi ovvero € 240,00 o multipli di questa somma.
Puoi sostenere il Progetto Antoniano per l’Africa della Fondazione Istituto Antoniano con una donazione su conto corrente bancario intestato a: APS Antoniano per l’Africa, Via Cardano 42 – Portici (NA) IBAN: IT22C0306909606100000167608 |
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